martedì 10 novembre 2009

CICLOPROIBIZIONISMO



Con il recente pacchetto sicurezza si applica la patente a punti anche ai ciclisti. Ecco come questo governo si pone nei confronti dell'uso della bicicletta. La norma va ad aggiungersi ad un codice della strada che tratta la bicicletta, o meglio il velocipede, come l'ultimo degli aventi diritto.
Perché un cittadino che decide di utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto, quindi di non inquinare, quindi di non creare traffico, viene considerato uno sfigato?
La risposta è semplice: il mercato dell'auto è molto potente. Pensate che possa avere perdite dovute ad una politica basata sull'inadeguatezza delle automobili nelle zone urbane?
Se una sera andate al cinema vi dovrete sorbire le numerose pubblicità delle case automobilistiche. Ecco la Fiat Punto che corre su una strada nel verde lasciando una profumatissima striscia blu, oppure la nuova berlina Mercedes che viene presentata come mezzo migliore per raggiungere un centro storico di un paesino, o ancora l'Alfa Mito che spara tipo videogame a dei barili di petrolio esaltando il falso mito dell'abbattimento delle emissioni in una pubblicità di una bruttura davvero vomitevole, è poi il turno di una Lancia... siamo in un cinema Torinese e mamma Fiat non può permettersi che i suoi cittadini si rendano conto di quanto la loro vita migliorerebbe lasciando il bolide in garage. Insomma vera e propria dittatura. Dopo il Presidente del Consiglio, il mercato dell'automobile è il secondo sfruttatore dei media italiani.
Sicuramente chi possiede una televisione potrà aggiungere alle pubblicità nei cinema, sulle riviste, lungo la strada, ore di bombardamento cerebrale tramite il tubo-catodico.
Ed è proprio quando le due peggiori invenzioni dell'umanità si incontrano (auto e TV) che si riesce a passare il messaggio negativo nei confronti delle biciclette. Mi riferisco alla pubblicità della Fiat Palio di una decina di anni fa, dove un ciclista appoggiava la sua manina sudata sul cofano di quel "gioiello" di automobile e ne pagava le conseguenze. Il messaggio voleva essere ciclista bastardo, automobilista intelligente. Sappiano i signori autosauri che questo spot, che tanto vi ha fatto ridere, è totalmente irreale, nel traffico urbano infatti una bicicletta è molto più agile di un automobile e non capiterà mai che queste si trovino affiancate a due semafori consecutivi.

Mi è capitato di recente girando in bici:

- Piazza Vittorio. Attraverso sulle strisce in sella alla mia bici, violando gravemente il codice della strada. Combinazione una volante della polizia si trova a passare di lì in quel momento. Il poliziotto accelera anziché frenare: "MANCATO!" grido io... lui mi fa notare la mia infrazione, io gli ribadisco che dovrebbe rispettare le biciclette. Il poliziotto abbandona sgommando.

- Pista ciclabile C.so Siccardi. Sono fermo al semaforo rosso, un motociclista con una Goldwing (motosaurus incallitus) mi chiede strada, mi sposto a destra, lui occupa le strisce pedonali e parte a tutta allo scattare del verde. Dopo 7 pedalate lo trovo incagliato sulla pista ciclabile tra un auto un po' sporgente e il marciapiede. Mi prendo il gusto della rivincita e lo stordisco con la bitonale che ho montato sul manubrio per le grandi occasioni! Poi devo passare sul marciapiede, il poveretto è davvero malmesso e non gli entra la retro !!!

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